Salone del Mobile 2019. La parola al divano
Il Salone del Mobile di Milano torna a far parlare di sé, prima, durante ma soprattutto dopo. La fiera più attesa dell’anno si è appena conclusa e ha portato nel panorama internazionale del design la sua carica di creatività, innovazione e sperimentazione.
Tra i protagonisti della 58esima edizione troviamo uno dei complementi di arredo più amati dai professionisti e appassionati del settore: il divano. Il motivo è semplice: il divano può essere considerato il trait d‘union di tutte le novità presentate quest’anno al Salone, da Euroluce a Workplace 3.0 fino ad arrivare al debutto di S.Project.
È possibile quindi analizzare i risultati e il successo della fiera di Milano dal punto di vista del mobile imbottito.
Si parte da Euroluce, Salone Internazionale dell’Illuminazione, che ha confermato il ruolo del lighting design come componente essenziale del progetto di arredo ma anche e soprattutto come parte integrante della vita quotidiana, capace di infondere benessere all’uomo e all’ambiente.
Le parole chiave che hanno caratterizzato Euroluce 2019 sono Sostenibilità e Human Centricity: durante la fiera sono state presentate, da un lato, soluzioni ecologiche e ad alta efficienza energetica studiate per ridurre impatto ambientale e ottimizzare i consumi e dall’altro, la nuova corrente dell’Human Centric Lighting (Hcl) che pone l’uomo al centro della ricerca e dell’innovazione e propone soluzioni bio capaci di influire su salute, emotività e perfomances.
Ed è proprio in quest’ultimo filone che luce e divano si incontrano per dare vita ad ambienti in cui il benessere e il relax raggiungono la loro massima espressione: la luce artificiale diventa intelligente e segue il ciclo solare, simulando colore, temperatura e intensità dell’illuminazione naturale; il divano diventa il luogo eletto del comfort, coniugando estetica ed ergonomia per garantire un’esperienza personale e unica.
Il secondo appuntamento al Salone 2019 è stato Workplace 3.0, dedicato alle aree di lavoro. Un’organizzazione inedita che, lungi dal concentrare le aziende e i loro prodotti in un unico spazio, ha fatto in modo di distribuire l’esposizione in tutti i padiglioni della fiera, al fine di sottolineare la nuova tendenza dello spazio-ufficio come luogo destrutturato e “liquido”, ovvero flessibile e privo di postazioni fisse.
Una filosofia che segue le trasformazioni della società e dimostra come il workplace può nascere ovunque e in qualsiasi momento. Il risultato è molto stimolante: l’arredo diventa sempre più versatile e gli ambienti si adattano alle nuove modalità di lavoro. È proprio qui che entra in gioco il divano, in particolare quello modulare, capace di dare vita a isole che riproducono sale riunioni, postazioni singole in cui un elemento viene utilizzato come seduta e un altro come piano d’appoggio, aree work-focused che si separano dal resto dell’ambiente per permettere lo svolgimento di sessioni di lavoro in una situazione di comfort, concentrazione e produttività.
Infine S.Project, il format inaugurato quest’anno che ha messo in scena proposte di arredamento multi-settoriali e trasversali per esprimere nel modo più chiaro e libero l’evoluzione dell’abitare.
S.Project ha offerto al pubblico una prospettiva a 360 gradi sull’architettura di interni e anche in questo caso il divano ha ricoperto un ruolo di rilievo: espressione di una casa sempre più fluida e priva di separazioni tra gli ambienti, il divano accoglie in sé molteplici funzioni e diventa il luogo dove si può dormire o semplicemente rilassarsi, lavorare, mangiare, dedicare del tempo a se stessi o socializzare.
Il tutto, secondo un unico fondamentale principio: il comfort.